Preparare la festa di Pasqua con i bambini

agnellinoLa Pasqua è una festa religiosa di antichissime origini, comune alla religione cristiana ed ebraica, ma presente anche nelle culture pagane, come festa legata alla primavera, alla fertilità e al  risveglio a nuova vita del mondo invernale apparentemente morto. La Pasqua è una festa mobile, perché ogni anno cade in un giorno diverso, ma quando la neve si scioglie e spuntano le prime gemme sugli alberi, sappiamo che è vicina. Nel 325 d.C. il Concilio di Nicea stabilì che la Pasqua cristiana, celebrazione della resurrezione del Cristo, si sarebbe festeggiata la domenica seguente il primo plenilunio dopo l’equinozio di primavera del 21 marzo.

Per noi è una festa di resurrezione, ma ai bambini non raccontiamo la storia della passione di Cristo, celebriamo con loro la resurrezione della natura e la rinascita della vita. Intoniamo canzoni dedicate alla grandiosità e alla bellezza di questo momento, prepariamo le aiuole con i fiori di stagione e piantiamo nei vasi i semini. Per i bambini è una grande gioia ammirare il manifestarsi dei colori e dei profumi. Imparano a prendersi cura delle piantine e sono pieni di meraviglia nel veder crescere i loro germogli giorno dopo giorno.

Nelle passeggiate ci accompagnano la luce e il tepore, e con la complicità della brezza primaverile facciamo volare aquiloni, aeroplanini di carta, bolle di sapone, girandole… L’Aria, che si riempie di profumi soavi, e l’Acqua purificatrice, fonte di vita, sono gli elementi di questa stagione. Con il muschio e i rametti i bambini amano fare in giardino, piccoli nidi in cui riporre pietre, gusci di chiocciole, pigne di larice ed altri piccoli oggetti.

Il tempo pasquale, che inizia con i 40 giorni preparatori quaresimali, è ricco di simboli, miti e usanze, che utilizziamo ancora oggi, spesso senza sapere da dove provengono, ma che possono rallegrare le nostre case e portare ai bambini l’atmosfera gioiosa di questo periodo di azioni ricche di fervore e gioia, per celebrare la forza dirompente della vita, che si affaccia ora nel ciclo ritmico dell’anno. Si stabilisce così un periodo rituale, composto di preparazione, attesa ed infine celebrazione, agganciato a simboli dell’immaginario comune, ritualità religiosa e individuale, dando vita ad un ricordo familiare da proporre ogni anno con elementi fissi ricorrenti e qualche creativa novità.

Rudolf Steiner ci ha donato nel Calendario dell’Anima questa meravigliosa Atmosfera di Pasqua, che può accompagnare il nostro cammino interiore in questo tempo:

Quando dalle ampiezze dell’Universo
il Sole parla al senso dell’Uomo
e la Gioia dalle profondità dell’Anima
contemplando si unisce alla Luce,
allora dall’involucro dell’egoità
i pensieri fluiscono nelle lontananze dello spazio
e ottusamente uniscono
l’essere dell’Uomo all’esistenza dello Spirito.
 

news_236Il Giardinetto pasquale è una composizione di vari elementi, sabbia, pietre e cristalli, candele decorate e profumate, muschio, erbe e fiorellini, che cresce e si arricchisce via via durante le settimane di preparazione della festa, scandendo il tempo di attesa. Il seme, ed in particolare quello del grano, è una delle immagini più eloquenti per illustrare il passaggio dalla morte alla resurrezione, per questo motivo un’attività meravigliosa e pregna di significato è quella di seminare, con i bambini, nel periodo di preparazione alla Pasqua. E’ importante vivere profondamente l’atto speciale della semina, in modo che i bambini, attraverso l’imitazione del gesto del seminare, sentano intensamente questa esperienza ed il suo significato: prendiamo la terra del giardino, la sbricioliamo con le mani accuratamente, eliminando tutti i sassolini, riempiamo le ciotole e seminiamo al ritmo di una bella filastrocca:

Chiccolino, dove stai?
Sotto terra, non lo sai?
E là sotto non fai nulla?
Dormo dentro la mia culla.
Dormi sempre? Ma perchè?
Voglio crescer come te.
E se tanto crescerai
Chiccolino, che farai?
Una spiga metterò,
tanti chicchi ti darò. 

Con poca terra fine copriamo i semi, li lasciamo riposare tranquilli bene inumiditi, dopo 3-5 giorni spunteranno i primi germogli verdi, che saranno nutriti dallo sguardo dei bimbi. La sera della vigilia di Pasqua i giardinetti saranno sistemati in un luogo speciale della casa o del giardino per il leprottino pasquale. Dopo Pasqua è importante restituire i piccoli giardinetti alla natura.

pasqua 011Molto decorativo e simbolico è anche l’Albero di Pasqua, composto da rami fioriti o di ulivo, su cui appendere uova colorate, fiorellini, e decori primaverili vari. Le uova possono essere 40, una per ogni giorno di attesa.

Il Leprotto pasquale, magico e invisibile, nel mattino di Pasqua, porta e nasconde le uova variopinte, risvegliando nei bimbi l’impulso alla ricerca. La lepre, animale particolarmente prolifico e le cui scatenate danze amorose si possono vedere nei prati proprio agli inizi della primavera, era nell’antica cultura europea un simbolo di questo periodo dell’anno, incentrato sulla rinascita della natura e sulla fertilità. Vecchie leggende riportano l’immagine della lepre perché essa offre prontamente la sua vita per gli altri. L’altruismo è essenziale nella lepre e insito nella sua natura, è un animale del tutto innocuo, che non arreca imagesdanno ad alcuno, che però viene messo in fuga e perseguitato continuamente. E’ il simbolo del rinnegare se stessi, di cui Cristo è l’immagine emblematica. Con le sue orecchie lunghe, di continuo all’erta, la lepre deve stare sempre di guardia. La sua unica possibilità di sfuggire all’inseguimento le è data dalla sua velocità e dalla capacità di correre a zig zag. Per questo essa viene messa in relazione con la luna, quel pianeta che per­corre la sua traiettoria nel cielo veloce come nessun altro.

La tradizione dell’Uovo pasquale ha origini antichissime, i contadini dell’antica Roma erano soliti seppellire nei campi un uovo pitturato di rosso, simbolo di fecondità, esisteva anche l’uso di mettere un uovo nella culla del bambino appena nato,  per l’inizio di una nuova vita. Vediamo qui l’importanza attribuita all’uovo come simbolo del risveglio della natura in primavera e, nell’avvenimento della Pasqua, come nuovo inizio della vita sfuggita alla morte. L’uovo di Pasqua è, però, un uovo particolare, si aggiunge, al prodotto animale, qualcosa di speciale, grazie ad uno sforzo dell’uomo, che può con colori e estro artistico, decorare l’uovo, partecipando al principio cosmico creatore.

In cucina molte tradizioni ci accompagnano, come la torta pasqualina, la treccia di pane dolce…facendo gustare a grandi e piccini questo tempo di rinascita.

A cura di Elena Sanzovo

 

 
 
 

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