6 dicembre – San Nicola

Celebrare la festivita’con i bambini Il 6 dicembre si celebra San Nicola, l’ultima festività che prepara i bambini al Natale attraverso le immagini. Anche nei nidi in famiglia de La Casa della Cicogna, viviamo questa festa che incanta i bambini portando un ulteriore pizzico di magia e stupore in questo affascinante periodo. Nella tradizione San […]

San Martino nei nidi in famiglia

L’11 novembre, nel cuore dell’autunno, celebriamo la festa di San Martino, la seconda festa che prepara i bambini al Natale attraverso le immagini (preceduta da San Michele e seguita da San Nicola). Fuori il freddo inizia a inasprirsi, i rami a perdere le foglie e la luce pian piano si dirada. Nei nostri nidi in […]

Preparare la festa di Pasqua con i bambini

La Pasqua è una festa religiosa di antichissime origini, comune alla religione cristiana ed ebraica, ma presente anche nelle culture pagane, come festa legata alla primavera, alla fertilità e al risveglio a nuova vita del mondo invernale apparentemente morto. La Pasqua è una festa mobile, perché ogni anno cade in un giorno diverso, ma quando la neve si scioglie e spuntano le prime gemme sugli alberi, sappiamo che è vicina. Nel 325 d.C. il Concilio di Nicea stabilì che la Pasqua cristiana, celebrazione della resurrezione del Cristo, si sarebbe festeggiata la domenica seguente il primo plenilunio dopo l’equinozio di primavera del 21 marzo.

Festa di San Michele

La festa di San Michele cade il 29 di settembre. Molte vecchie leggende raccontano della battaglia di San Michele contro il drago, di come egli riuscì a sconfiggere il drago e a scacciarlo dai cieli.
Quando i bambini tornano all’asilo dopo le vacanze estive, raccogliamo bacche dai boschi, facciamo la marmellata di prugne, fichi e uva: in breve, tutto ciò che è maturato nei campi e nei boschi. Maciniamo poi il grano con una macina a mano, con i bambini in appassionata attesa del loro turno.
Per la festa di San Michele, mettiamo in forno un lungo pane a forma di spiga, riempiendo tutto l’ambiente di un delizioso profumino, e piantiamo i bulbi di tulipano, narciso, e giacinto, che fioriranno a Pasqua.
Insieme gustiamo una merenda di festa con il pane di San Michele e le mele. La mela è il frutto della conoscenza, e compare in tutte le feste che precedono il Natale.

Colori d’autunno inoltrato verso…il tempo di Avvento

E’ autunno inoltrato, gli alberi sono ormai privi di foglie, i semi riposano sotto terra, le giornate sono fredde e l’oscurità intorno a noi avanza. La luce e il calore si raccolgono in una discesa nell’intimità della natura e del nostro animo, fortificando il pensare e il volere. Gli spiriti di natura riposano in pace nel grembo della Terra e tessono la trama della vita del nuovo anno, l’uomo si concentra su ciò che deve compiere, su ciò che può imparare e migliorare dentro di sè e intorno a sè.
Ci stiamo avvicinando al Solstizio d’Inverno, che culminerà il 25 dicembre nella festa del Sole interiore, che fa risplendere di luce dorata tutta la Terra.
E’ un tempo di magia e suggestioni, tante belle leggende e tradizioni possono accompagnare le famiglie con i loro piccoli in questo periodo dell’anno: i rami di Santa Barbara, la leggenda di San Nicola, la novella di Santa Lucia, il presepe, i quattro Angeli dell’Avvento…Le quattro settimane che precedono il Natale sono l’attesa più profonda e gioiosa che il bambino prova nell’arco dell’anno. Pian piano nell’angolo della stagione scompaiono i colori e gli oggetti dell’autunno, così come il sole tramonta, e appaiono: il calendario d’avvento, le candele, gli angeli di lana, le stelline di feltro e… il presepe che si arricchisce di pietre, piante, animali e personaggi ogni giorno che passa. Quale meraviglia nei loro piccoli occhi!

Festa di Halloween: si o no?

L’1 novembre era il giorno del capodanno celtico, un momento di contemplazione gioiosa, in cui si faceva memoria della propria storia, della propria gente, dei propri cari, in cui si celebrava la speranza di non soccombere alle sventure, alle malattie, alla morte stessa, che non era l’ultima parola, se era vero che i propri cari, almeno una volta l’anno, potevano essere in qualche modo presenti. Nella magica notte di Samhain non erano le oscure forze del caos che riportavano nel mondo i morti, ma il ricordo e l’amore dei vivi che li celebravano gioiosamente. Samahin era legata all’immagazzinamento delle provviste che dovevano servire per i mesi invernali, che erano la garanzia della continuità della vita. L’uomo ripeteva così il ritmo della natura che sembrava morire con i suoi semi che scomparivano sotto la neve, ma che sarebbero tornati a dare nuova vita. Nei villaggi si accendeva nella notte il nuovo fuoco e la sua luce veniva poi portata in tutte le case. Ma i simboli della vita che si preparava nascostamente a rinascere toccavano anche i morti. Infatti si credeva che le anime di coloro che erano venuti a mancare durante l’anno avessero il permesso di tornare sulla terra nel giorno di Samhain, recando dei doni ai vivi.