Tutto si trasforma

Noi educatrici dei Nidi in Famiglia de La Casa della Cicogna abbiamo scelto come filo conduttore delle nostre programmazioni educative, il tema dell’anno: “Tutto si Trasforma”. Nelle supervisioni mensili dello scorso anno spesso ci siano confrontate su come affrontare i cambiamenti che la pandemia ha portato nelle nostre case, nei nostri Nidi in Famiglia. Abbiamo […]

Preparare la festa di Pasqua con i bambini

La Pasqua è una festa religiosa di antichissime origini, comune alla religione cristiana ed ebraica, ma presente anche nelle culture pagane, come festa legata alla primavera, alla fertilità e al risveglio a nuova vita del mondo invernale apparentemente morto. La Pasqua è una festa mobile, perché ogni anno cade in un giorno diverso, ma quando la neve si scioglie e spuntano le prime gemme sugli alberi, sappiamo che è vicina. Nel 325 d.C. il Concilio di Nicea stabilì che la Pasqua cristiana, celebrazione della resurrezione del Cristo, si sarebbe festeggiata la domenica seguente il primo plenilunio dopo l’equinozio di primavera del 21 marzo.

Il piccolo sole

Lisa e Peter avevano raccolto dei cuscini di muschio. Con questi i due bambini, in un certo angolino si costruirono un nido e lo ornarono con i primi fiori di primavera. Quando Lisa ebbe finito corse dai genitori ed esclamò raggiante: “Ho fatto un nido grandissimo!”… Nel prato trovarono numerose altre uova colorate. Le portarono in un cestino fin sul tavolo preparato a festa. Più tardi, mentre facevano colazione, il babbo disse: “Sapete che in queste uova di Pasqua è nascosto qualcosa di speciale?” Prese un uovo sbucciato tenendo la punta verso l’alto, tagliò attentamente tutt’intorno alla metà e sollevò la metà superiore dell’albume. Quando i bambini videro l’intero tuorlo emergere dal resto dell’uovo esclamarono meravigliati: “Sì, sembra proprio una palla d’oro,” “O un piccolo sole!”

Festa di San Michele

La festa di San Michele cade il 29 di settembre. Molte vecchie leggende raccontano della battaglia di San Michele contro il drago, di come egli riuscì a sconfiggere il drago e a scacciarlo dai cieli.
Quando i bambini tornano all’asilo dopo le vacanze estive, raccogliamo bacche dai boschi, facciamo la marmellata di prugne, fichi e uva: in breve, tutto ciò che è maturato nei campi e nei boschi. Maciniamo poi il grano con una macina a mano, con i bambini in appassionata attesa del loro turno.
Per la festa di San Michele, mettiamo in forno un lungo pane a forma di spiga, riempiendo tutto l’ambiente di un delizioso profumino, e piantiamo i bulbi di tulipano, narciso, e giacinto, che fioriranno a Pasqua.
Insieme gustiamo una merenda di festa con il pane di San Michele e le mele. La mela è il frutto della conoscenza, e compare in tutte le feste che precedono il Natale.

Storia del leprotto di Pasqua

C’erano una volta un papà leprotto ed una mamma leprotto, che avevano sette leprottini e non sapevano quale sarebbe diventato il vero leprotto di Pasqua. Allora mamma leprotto prese un cestino con sette uova e papà leprotto chiamò i leprottini. Poi disse al più grande: “Prendi un uovo dal cestino e portalo nel giardino della casa, dove ci sono molti bambini.”
…Finalmente giunse al giardino della casa. Il cancello era chiuso. Allora fece un salto, né troppo grande né troppo piccolo, e depose l’uovo nel nido che i bambini avevano preparato.
Questo era il vero leprotto di Pasqua!

Tratta dal libro “Festeggiare la Pasqua con i bambini”

Colori d’autunno inoltrato verso…il tempo di Avvento

E’ autunno inoltrato, gli alberi sono ormai privi di foglie, i semi riposano sotto terra, le giornate sono fredde e l’oscurità intorno a noi avanza. La luce e il calore si raccolgono in una discesa nell’intimità della natura e del nostro animo, fortificando il pensare e il volere. Gli spiriti di natura riposano in pace nel grembo della Terra e tessono la trama della vita del nuovo anno, l’uomo si concentra su ciò che deve compiere, su ciò che può imparare e migliorare dentro di sè e intorno a sè.
Ci stiamo avvicinando al Solstizio d’Inverno, che culminerà il 25 dicembre nella festa del Sole interiore, che fa risplendere di luce dorata tutta la Terra.
E’ un tempo di magia e suggestioni, tante belle leggende e tradizioni possono accompagnare le famiglie con i loro piccoli in questo periodo dell’anno: i rami di Santa Barbara, la leggenda di San Nicola, la novella di Santa Lucia, il presepe, i quattro Angeli dell’Avvento…Le quattro settimane che precedono il Natale sono l’attesa più profonda e gioiosa che il bambino prova nell’arco dell’anno. Pian piano nell’angolo della stagione scompaiono i colori e gli oggetti dell’autunno, così come il sole tramonta, e appaiono: il calendario d’avvento, le candele, gli angeli di lana, le stelline di feltro e… il presepe che si arricchisce di pietre, piante, animali e personaggi ogni giorno che passa. Quale meraviglia nei loro piccoli occhi!

La leggenda di San Martino

In un regno lontano lontano viveva tanto tempo fa un ragazzo, Martino. Questo ragazzo era molto stimato dal Re, per i suoi modi gentili e per il suo cuore coraggioso.
Presto Martino imparò a cavalcare, a tirare di scherma e con la fionda. Non usciva mai dal castello, se non per qualche battuta di caccia, durante la quale il re lo voleva sempre al suo fianco. E Martino cresceva sempre più bello, e forte, e intelligente. Così, quando venne il momento, il re lo mandò a chiamare, perchè già da tempo aveva pensato di fare di lui il suo consigliere.
Quando Martino si trovò al cospetto del re, messo al corrente delle sue intenzioni (intenzioni che avrebbero certo lusingato cavalieri, nobili e principi di tutto il mondo), lui rimase un attimo in silenzio, poi chiese al re tre giorni di tempo per riflettere sulla proposta.
Il re fu molto stupito, ma siccome aveva grande fiducia in Martino e lo stimava moltissimo, non si offese per nulla e accettò la sua richiesta.

Festa di Halloween: si o no?

L’1 novembre era il giorno del capodanno celtico, un momento di contemplazione gioiosa, in cui si faceva memoria della propria storia, della propria gente, dei propri cari, in cui si celebrava la speranza di non soccombere alle sventure, alle malattie, alla morte stessa, che non era l’ultima parola, se era vero che i propri cari, almeno una volta l’anno, potevano essere in qualche modo presenti. Nella magica notte di Samhain non erano le oscure forze del caos che riportavano nel mondo i morti, ma il ricordo e l’amore dei vivi che li celebravano gioiosamente. Samahin era legata all’immagazzinamento delle provviste che dovevano servire per i mesi invernali, che erano la garanzia della continuità della vita. L’uomo ripeteva così il ritmo della natura che sembrava morire con i suoi semi che scomparivano sotto la neve, ma che sarebbero tornati a dare nuova vita. Nei villaggi si accendeva nella notte il nuovo fuoco e la sua luce veniva poi portata in tutte le case. Ma i simboli della vita che si preparava nascostamente a rinascere toccavano anche i morti. Infatti si credeva che le anime di coloro che erano venuti a mancare durante l’anno avessero il permesso di tornare sulla terra nel giorno di Samhain, recando dei doni ai vivi.

Il ritmo dell’anno in famiglia…inizia l’autunno

Il 23 settembre siamo giunti all’Equinozio, la giornata in cui le ore di luce e di buio si equivalgono, segnando l’inizio della stagione autunnale. Molte culture e religioni festeggiano questo periodo dell’anno, ricordiamo la Festa cinese della Luna, l’Equinozio d’Autunno dello Shintoismo, nella tradizione cristiana è presente la Festa di San Michele Arcangelo, il 29 settembre.
Le forze di Michele sono forze legate al coraggio, forze legate alla fine dell’estate, quando il calore del sole si affievolisce per lasciar spazio all’autunno e quando la natura, dopo averci deliziato con fiori, frutti e colori si nasconde, tornando a lavorare nel grembo caldo e nascosto della terra. Proprio in questo momento, di riflessione e tristezza per una stagione che se ne va, le forze del coraggio e della speranza vivono più che mai.
In che modo possiamo rivelare ai bambini più piccoli i segreti dell’autunno? Portiamo i bambini a raccogliere qualche foglia ingiallita e caduta dai rami, facciamogli sentire il fruscio del fogliame che sotto i passi dell’uomo si rompe e canta.

Il ritmo dell’anno in famiglia

I bambini sono abitudinari. La routine quotidiana è una fonte di sicurezza e benessere. Se le loro giornate sono scandite da piccoli rituali ripetitivi, si sentono tranquilli, non hanno da temere la disorganizzazione, la novità, la confusione. Hanno bisogno di giornate sempre molto simili tra loro, anche se con la necessaria elasticità.
Anche gli adulti per stare bene avrebbero bisogno di un ritmo regolare, che scandisce la giornata, ma anche la settimana, il mese, e l’anno..
L’anno è scandito dalle stagioni, ogni momento dell’anno porta con se la sua atmosfera, il suo colore, il suo sapore, elementi che colpiscono i nostri sensi e il nostro animo.
Possiamo simbolicamente dividere l’anno in 8 parti, 2 per ogni stagione, di circa 45 giorni, ogni parte culmina in una sua festività.
Il corso dell’anno è come un respiro a cui partecipano tutti gli esseri della Terra. Le festività, che possono essere legate alla natura, alle tradizioni, alla religione e ad antichi culti, sono un patrimonio per ossigenare la vita quotidiana della famiglia, alternando il tempo del lavoro con quello della festa.