La leggenda di San Giorgio

Questa bella leggenda accompagna i bimbi a partire dai 4 anni nel periodo legato alla festa di San Michele Arcangelo, il 29 settembre.
C’era una volta una città in cui tutta la gente era triste, perchè fuori dalle mura c’era un drago che ogni giorno pretendeva una fanciulla pura, senza macchia, altrimenti avrebbe distrutto l’intera città.
Ma ora non c’era, da sacrificare a lui, più nessuna fanciulla pura e senza macchia.
Rimaneva solo la figlia del re, e il re si rifiutava di dare al drago la sua unica figlia. La principessa però disse:”Devo andare dal drago, come hanno fatto tutte le fanciulle che sono dovute ma morire per la loro città. Io voglio che sia così anche per me”.
Su nel Cielo, il Signore era rimasto a osservare, ma ora che il drago chiedeva proprio la principessa, chiamò il suo fedele angelo San Michele e gli disse :”Devi trovare un cavaliere sulle Terra che combatta il drago, prima che sia troppo tardi”.

Il piccolo sole

Lisa e Peter avevano raccolto dei cuscini di muschio. Con questi i due bambini, in un certo angolino si costruirono un nido e lo ornarono con i primi fiori di primavera. Quando Lisa ebbe finito corse dai genitori ed esclamò raggiante: “Ho fatto un nido grandissimo!”… Nel prato trovarono numerose altre uova colorate. Le portarono in un cestino fin sul tavolo preparato a festa. Più tardi, mentre facevano colazione, il babbo disse: “Sapete che in queste uova di Pasqua è nascosto qualcosa di speciale?” Prese un uovo sbucciato tenendo la punta verso l’alto, tagliò attentamente tutt’intorno alla metà e sollevò la metà superiore dell’albume. Quando i bambini videro l’intero tuorlo emergere dal resto dell’uovo esclamarono meravigliati: “Sì, sembra proprio una palla d’oro,” “O un piccolo sole!”

Fiabe di Natale dei fratelli Grimm per i piccoli

La mamma, il papà, i nonni…possono raccontare queste due dolci fiabe dei fratelli Grimm per allietare e scaldare il tempo natalizio dei più piccoli, a partire dai 3 anni.
Come scrissero una volta i fratelli Grimm: “le fiabe sono capaci di cogliere i puri pensieri di un’osservazione infantile del mondo, in parte per il modo in cui sono divulgate, in parte per loro intrinseca natura; nutrono in modo immediato come il latte, leggere e gradevoli, o come il miele, dolci e nutrienti, senza pesantezza terrestre.”

Storia del leprotto di Pasqua

C’erano una volta un papà leprotto ed una mamma leprotto, che avevano sette leprottini e non sapevano quale sarebbe diventato il vero leprotto di Pasqua. Allora mamma leprotto prese un cestino con sette uova e papà leprotto chiamò i leprottini. Poi disse al più grande: “Prendi un uovo dal cestino e portalo nel giardino della casa, dove ci sono molti bambini.”
…Finalmente giunse al giardino della casa. Il cancello era chiuso. Allora fece un salto, né troppo grande né troppo piccolo, e depose l’uovo nel nido che i bambini avevano preparato.
Questo era il vero leprotto di Pasqua!

Tratta dal libro “Festeggiare la Pasqua con i bambini”