Per la coppia di neogenitori: ritrovarsi dopo la nascita di un bebe’

L’arrivo del primo figlio è un’esperienza sorprendente, ma è anche uno sconvolgimento enorme per l’equilibrio e le abitudini consolidate della coppia. Tempo, energie e sentimenti si concentrano esclusivamente sul neonato, mettendo a dura prova il benessere dei neo-genitori. A volte il cambiamento si trasforma in una vera e propria crisi. Mamma e papà possono imparare ad assumersi la responsabilità del piccolo senza perdersi di vista come compagni, anzi ritrovando un equilibrio migliore.
Il percorso prevede comunicazione e condivisione emotiva, lavoro corporeo centrato sull’ascolto e l’espressione di sé, meditazione e scrittura creativa.

7-21 dicembre 2012, 11-25 gennaio, 8-22 febbraio, 8-22 marzo, 5-19 aprile 2013

Conducono:
Dott.ssa Silvana Bragante, psicoterapeuta reichiana
Dott.ssa Elena Sanzovo, psicologa clinica
Mario Fatibene, maestro Zen e Presidente dell’Associazione Il Cerchio degli Uomini

Da dove viene il bambino

Noi uomini abbiamo il compito di prendere il piccolo fra le nostre braccia quando varca la porta della nascita e di vegliare su di lui nei primi anni di vita, affinché possano liberarsi le forze vitali che preesistono nella sua interiorità, consapevoli che ogni bambino nasconde nel suo cuore una stella che farà brillare nel nostro mondo, se noi gli permetteremo di crescere sano e libero.
Occuparsi di un bambino piccolo è un compito impegnativo, di grande valore e responsabilità, sia come genitori sia come educatori abbiamo il dovere di svolgere questo compito con la massima dedizione, consapevoli che, nella nostra qualità di rappresentanti dell’umanità, siamo responsabili di ogni bambino nato su questa Terra, non soltanto dei nostri figli biologici. Colui o colei che si occupa di un bambino piccolo, non può fare riferimento a regole educative o principi teorici, deve avere piuttosto fatto proprie tutte le buone conoscenze in campo pedagogico per la crescita e l’autoeducazione di se stesso, sforzandosi di stare accanto al bambino in ogni attimo della giornata, come una persona “adulta e matura”, ricolma di buoni sentimenti, di idee morali e di elevato valore umano, sempre in contatto col mondo soprasensibile. (da “I mondi si incontrano in un nido”, 2010, Elena Sanzovo, Ed. Aedel)