Nido in famiglia, la casa come luogo di accoglienza e di lavoro

 

20141215_123236Il servizio del nido in famiglia si è diffuso nel nostro Paese da circa vent’anni a partire dall’esperienza del nord Europa: Mammadigiorno (Italia), Tagesmutter (Germania), Childminder (Irlanda), Assistante maternelle (Francia) sono educatrici e madri esperte, opportunamente formate, che accudiscono presso il proprio domicilio un piccolo gruppo di bimbi aventi un’età compresa tra i 3 e i 36 mesi.

La mamma-educatrice che apre un nido in famiglia è una figura professionale di rilievo, che offre ai piccoli ospiti un’accoglienza rassicurante, affettuosa e attenta alle esigenze individuali, li accompagna amorevolmente nell’esplorazione dell’ambiente, loro la seguono, la imitano, riempiono le pentoline di pasta, travasano farine e acqua, lavano e stendono il bucato, puliscono con stracci e scopette, fanno i biscotti, coltivano l’orto, possiamo dire che crescono con serenità e rispetto dei loro tempi.

L’ambiente è preparato con grande cura e senso di responsabilità intorno ai bambini, in modo tale che possano immergersi in un processo di gioco spontaneo e creativo, che riempie l’adulto di stupore e meraviglia per le loro invenzioni e gli esperimenti con oggetti di uso quotidiano, materiali semplici e non finiti, come stoffe colorate e legnetti, prodotti della natura, come sassi, pigne, foglie, batuffoli di lana. R.Tagore ci ricorda la preziosa e delicata semplicità della prima infanzia nei suoi versi: “s’incontrano i bambini sulla spiaggia di mondi sconfinati. Fanno castelli di sabbia e giocano con vuote conchiglie. Con foglie secche intessono barchette e sorridendo le fanno galleggiare sull’immensa distesa del mare

Sappiamo che la casa per un bambino nei suoi primi anni di vita è tutto il suo mondo, lo spazio in cui si svolgono le prime storie d’amore con mamma e papà, le prime scoperte sensoriali, il primo nutrimento dopo il caldo latte materno, per questa ragione la valorizzazione della routine quotidiana, delle attività domestiche e della casa nel nido familiare alimentano il senso di sicurezza e di protezione.

Le famiglie del nido percorrono un cammino insieme, hanno l’opportunità di conoscersi, frequentarsi, sostenersi reciprocamente, sono coinvolte nel progetto educativo, organizzano festicciole e gite. Si realizza un servizio a misura di bambino ma anche di genitore, che incontra cordialità, apertura, flessibilità e risposte concrete alle proprie esigenze, è un servizio che trova quindi un favore crescente, in modo particolare tra i giovani genitori di oggi, che sono sempre più in difficoltà nell’organizzazione familiare, a causa di instabilità lavorativa, mancanza di aiuti esterni, senso di solitudine sociale.

E’ evidente che la famiglia non è più quella del passato, ciascuno è chiamato a realizzare la sua famiglia, costruendola e fortificandola giorno per giorno, ma resta sempre valido il principio che è proprio a partire dalla famiglia che si programma il destino di un essere umano.

Con questo servizio si parte quindi dalla famiglia e dalla madre con le sue risorse interiori, che possono trasformarsi in un impegno lavorativo e di autentico valore sociale da rivolgere ad altre famiglie in una rete di solidarietà. E’ un’opportunità professionale per le mamme che vogliono restare accanto al proprio figlio fino ai 3 anni di età, in un’ottica di tutela della famiglia nelle sue scelte educative e di conciliazione con il lavoro.

A cura della Dott.ssa Elena Sanzovo, responsabile dei nidi in famiglia de La Casa della Cicogna

4 risposte

  1. Buongiorno,
    sono Claudia Fuso e scrivo per propormi come educatrice infanzia per sostituzioni. Sono laureata in servizio sociale e ho un diploma magistrale socio psico pedagogico. Sono anche mamma di due bimbi di 9 e quasi 4 anni. Ho esperienza con bimbi dell’infanzia e attualmente svolgo pre post e servizio mensa per bimbi della scuola peimaria.
    Sarei anche interessata a capire se ho i requisiti per eventualmente avviare un nido in famiglia. Per questo mi piacerebbe partecipare alVostro corso il 26 settembre.
    In attesa di una Vostra gentile risposta porgo i miei più cordiali saluti.
    Claudia Fuso
    3480032851

  2. Buongiorno sono Isabella Cariola, io ho conseguito negli anni l’attestato di qualifica regionale di Educatore prima infanzia e quello di Tecnico di laboratorio educativo con i relativi stage. Ho svolto inoltre altri due stage ho lavorato con alcune cooperative.
    Vorrei gentilmente chiedere se questi due attestati sono ancora validi per potere lavorare negli asili nido anche solo per sostituzioni.

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